Una recentissima tendenza che ha sempre più successo in Italia è quella degli alberghi diffusi: con la quantità di borghi abbandonati a disposizione, molti imprenditori hanno deciso di trasformare questi luoghi a rischio in strutture dove unire comfort all’importanza della storia del territorio.
Spessissimo in questi posti si mangia e si fa shopping all’insegna del chilometro zero, e in più si aiuta l’economia di zona. E anche se non sono in grattacieli tutti acciaio e vetri, sono tutt’altro che ruderi recuperati! Ne abbiamo scelti alcuni di assoluto livello.
Soggiorni diffusi da nord a sud
Proprio parlando di sviluppo sostenibile e di ripresa dell’economia locale, vale la pena segnalare l’albergo diffuso Sextantio a Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzo, uno dei primi ad aprire in Italia. Per gli amanti delle atmosfere cinematografiche, questa è la zona dove è stato girato il mitico “Ladyhawke”.
Nella Valle d’Itria, e precisamente a Cisternino, Borgo Canonica vi darà la possibilità di dormire in un trullo completamente ripensato a misura di… umano del Ventunesimo secolo.
Sapevate che c’è un albergo diffuso anche a Venezia? È Casa Burano, che si trova proprio sulla coloratissima isola, e permette di vivere la città sulla laguna senza sentirsi dei semplici turisti.
Seguendo suggestioni ancora più tradizionali, cambiamo zona d’Italia e spostiamoci in Molise: Piana dei Mulini è costituito da diversi immobili costruiti intorno a un antico mulino cinquecentesco. I lavori sono ancora in corso ma allo stato attuale la struttura ha già a disposizione una decina di stanze e una lussuosa dependance aperte al pubblico, insieme a un ristorante di alto livello e la possibilità di visitare il parco fluviale del Biferno.
Infine una citazione d’obbligo per il primo albergo diffuso in assoluto, quello di Sauris in Friuli, che ha permesso di ricostruire, sostenendone l’economia, un borgo devastato dal terremoto del 1976.